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  1. Ikea varia il suo business. Affiancherà ai negozi che già conosciamo altri punti vendita, negozi più piccoli nei centri città che forniranno servizi a valore aggiunto.

Il cambio in atto di Ikea

Perché questo cambiamento? Lo spiega Juvencio Maetzu, CFO e Deputy CEO (Direttore finanziario e Vicedirettore generale) di Ikea, motivando questa decisione come adeguamento ai tempi che stiamo vivendo.

Il mondo cambia e così le abitudini dei consumatori, siano essi stranieri o italiani. Le persone di ogni latitudine si affidano sempre più ai canali digitali per i propri acquisti e di conseguenza anche un colosso come Ikea, per rimanere sulla cresta dell’onda, deve necessariamente adeguarsi al mercato.

Non dobbiamo dimenticare inoltre che ora sono molte le imprese che offrono prodotti low cost tramite le proprie piattaforme di commercio elettronico quindi è aumentata anche la concorrenza di altre aziende.

Il valore aggiunto dei servizi e prodotti offerti

E’ sempre interessante analizzare come si muovono le grandi aziende. Potresti infatti replicare alcune loro strategie (con gli opportuni cambiamenti ed aggiustamenti in base al tuo mercato) ed utilizzarle per far crescere la tua azienda.

Ikea varia il suo business ma quale è la strada che sta seguendo? Secondo quanto riportato da Maetzu l’azienda svedese non chiuderà i grandi magazzini blu che già conosciamo ma affiancherà ad essi negozi più piccoli e più vicini ai centri città.

Questi negozi offriranno servizi a valore aggiunto, ad esempio alcuni negozi fungeranno da showroom  con proposte di arredamento da cui trarre ispirazione per casa propria. Proposte che potranno essere variate grazie all’aiuto di  esperti in sede.

A Milano, Bologna e Padova vi saranno interior designer che aiuteranno a sviluppare i propri progetti di arredamento. Il ‘planning studio’ di Roma.

Lo sviluppo del digitale

All’allargamento della rete di vendita si affiancherà il potenziamento dei canali di vendita digitali. Ikea investirà ancora di più sull’ecommerce e sullo sviluppo della sua App.

I clienti potranno così vedere i prodotti dal vivo nei punti di vendita e proseguire l’acquisto tramite l’App. Oppure potranno trarre ispirazione dal catalogo online ed in seguito andare presso i nuovi showroom per chiedere l’aiuto di un esperto nell’arredare casa.

E’ importante quindi la coesistenza di reale e digitale. Un canale di vendita non esclude necessariamente l’altro ma i due canali devono essere progettati per essere parte di un unico sistema che porta all’azienda. In questo modo si possono acquisire più clienti e fidelizzare quelli che lo sono già.

Conviene avviare un’attività di ecommerce?

La sostenibilità aziendale

In un mondo in cui le risorse che a noi sembrano eterne invece scarseggiano e devono essere salvaguardate, un’impresa commerciale può dare il proprio contributo?

Certamente. Questo può anche migliorare la percezione che ne hanno i clienti, sempre più attenti a politiche ‘green’. Secondo quanto riporta il Vicedirettore l’obiettivo di Ikea sarà quello di diventare, entro il 2030,  un’azienda ‘circolare’.

Verrà promosso l’utilizzo di materiali riciclati o riciclabili e si incentiveranno formule alternative alla vendita come il leasing. In Svizzera si sta già sperimentado il Buy Back, la restituzione dei vecchi mobili Ikea che vengono così riutilizzati, in cambio di voucher.